Il Festival internazionale "Boghes e Cordas" vuole porsi come punto di riferimento all'interno dei festival di world music, dedicandosi specificatamente agli strumenti a corde (pizzicate, strofinate, percosse) e alle voci, anch’esse corde vibranti.
"Boghes e Cordas" nasce da un’idea di Dettori&Moretti come naturale proiezione della loro visione musicale.
Un decennio di attività li ha portati a un’interpretazione stilistica che, a partire dall’intreccio delle corde vocali con quelle di arpa e chitarra, segue una strada di contaminazioni che accosta la Sardegna a generi musicali diversi.
Forti e consapevoli dell'enorme patrimonio musicale sardo, si pone l'isola come punto di incontro internazionale delle culture musicali che si affacciano sul Mediterraneo, grande crocevia e bacino di ricchezza.
Con la consapevolezza del proprio passato, con il cuore appassionato nel presente, ma con occhi al futuro, il festival crede nel dinamismo che scaturisce dall’incontro, dalla conoscenza reciproca e dalla contaminazione, che nella musica trova il suo mezzo espressivo e propositivo.
La seconda edizione del Festival parte dalla Sardegna per abbracciare tutto il mondo.
Ore 21:00
Teatro Civico | Sassari, Sardegna
Ore 17:00
Fondazione di Sardegna | Sassari, Sardegna
Ore 19:30
Casa Saddi | Cagliari, Sardegna
Ore 19:30
Centro Servizi Culturali | Macomer, Sardegna
Ore 20:00
Santuario di Bonaria | Cagliari, Sardegna
Beppe Dettori e Raoul Moretti collaborano da oltre 10 anni, prima in altri progetti che variano dal repertorio pop cantautorale a quello folk legato alle radici sarde del cantante, fino poi ad arrivare negli ultimi anni a creare un duo caratterizzato da un sound assolutamente originale, basato su voce, chitarra, arpa elettrica con live electronics, con il quale sperimentano nell’ambito della world music, portando molte contaminazioni, dal folk alla canzone d'autore, dal progressive alla musica elettronica, con l'utilizzo di varie lingue, soprattutto lingue minoritarie, in prevalenza dalla Sardegna, Terra di partenza del duo. La vocalità come strumento e l’uso di tecniche non convenzionali per l'arpa arricchiscono il loro caleidoscopio di colori.
Il Coro Gabriel da decenni valorizza il repertorio canoro gallurese "a tasgia", un sistema polifonico privo di partiture, in cui l'armonia nasce dall'intuizione collettiva dei cantori.
D-saFE è un progetto formato nel 2004 da Marco Pancaldi (chitarra) e Lorenzo Pierobon (voce), artisti monzesi con un variegato curriculum caratterizzato da esperienze musicali ai confini dei generi tradizionali. Molte e facilmente citabili le influenze: musica etnica, canti sacri, colonne sonore elettroniche, rock progressivo integrati in una tessitura ambient originale, dove la voce amplificata e trattata elettronicamente si intreccia con la chitarra elettrica reinterpretata nello spazio, nel timbro e nel fraseggio.
Il chitarrista britannico Jon Gomm è un artista unico nel panorama mondiale. Incanta per il suo stile chitarristico inimitabile: fingerstyle percussivo, tapping e melodie struggenti si fondono in un linguaggio che è al tempo stesso virtuosismo e intimità. Votato "Miglior Chitarrista Acustico del Mondo" nel 2020 da MusicRadar/Guitar World, ha all'attivo quattro album, collaborazioni internazionali e una chitarra signature creata da Ibanez. La sua canzone "Passionflower" è considerata tra le più belle della storia della chitarra acustica, accanto a classici come "Blackbird" dei Beatles.
Emanuele Bazzoni si fa portavoce della tradizione del canto a kiterra, forma monodica antichissima, derivata dal falso bordone e influenzata da stilemi iberici.
La proposta musicale di Nasanjargal Ganbold e Johanni Curtet si radica nella tradizione del khöömii, il canto di gola tipico dell'Asia centrale, in grado di riprodurre armonici multipli e di imitare i suoni della natura. Ganbold, virtuoso strumentista, e Curtet, etnomusicologo e musicista, guidano il pubblico in un viaggio nelle steppe mongole, dove l’uomo e il paesaggio si fondono attraverso suoni, lodi spirituali e melodie antiche.
Cantautrice e polistrumentista, Rachele Andrioli è oggi tra le artiste più originali della scena mediterranea. Con il suo album "Leuca", premiato con il prestigioso Premio Città di Loano, ha saputo rinnovare il repertorio popolare pugliese, fondendo sonorità ancestrali e loop elettronici, tamburi e armonie vocali, in una performance solitaria che emoziona e coinvolge. Rachele è anche ideatrice del progetto sociale “Coro a Coro”, un laboratorio polifonico rivolto a donne di ogni età e provenienza, dove la musica diventa veicolo di relazione e consapevolezza.
Il Tenore di Bitti "Remunnu ‘e Locu" rappresenta una delle massime espressioni del canto a tenore, patrimonio immateriale dell'umanità secondo l'UNESCO. Conosciuti a livello mondiale, vantano collaborazioni con icone della musica come Frank Zappa e Ornette Coleman.
Nato nel 2015 dalle ceneri del Tenore Ulianesu (1992), il “Tenore Populu Sardu” di Oliena custodisce la tradizione del canto a tenore, con membri storici e aperture a collaborazioni. Motore di eventi (Associazione “Sos Hustumenes”), si è esibito in Europa e Americhe; tra le tappe: Llangollen 1997/2004, docu-film 2021, CNN 2022, progetto ITALEA in Perù e due esibizioni sull’“Amerigo Vespucci”. Socio fondatore di reti regionali, contribuì nel 2005-06 al percorso che portò il riconoscimento UNESCO.
Zitello, considerato il pioniere dell'arpa celtica in Italia, presenterà i brani del suo ultimo album "GRAAL", ispirato alla saga arturiana e intriso di riferimenti spirituali e simbolici.
Il festival "Boghes e Cordas" è realizzato dall'Associazione culturale musicale "Sa Perbeke" con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna.
La direzione artistica è a cura di Dettori&Moretti.
L'Associazione culturale musicale "Sa Perbeke", costituita nel 2006, nasce con lo scopo di creare valore culturale e artistico nell'ambito della musica e delle tradizioni folk della Sardegna. Le iniziative ideate e promosse dall’Associazione iniziano con un crescendo di attività e laboratori culturali dedicati alla vocalità, all’espressione vocale, al linguaggio usato per esprimersi nella musica: dalle lingue principali, alle lingue minoritarie e ai dialetti.
Il lavoro di ricerca, di rinnovamento della tradizione e di dialogo tra culture, si è concretizzato in vari modi: produzioni discografiche; partnership con altre associazioni sarde, fondazioni, enti locali, imprenditori privati, Regione Sardegna e Assessorati preposti; organizzazione di eventi in importanti luoghi di interesse archeologico, storico e naturalistico.
Dal 2010 queste attività di ricerca vengono promosse organizzando rassegne, festival, workshop e master class incentrate soprattutto sull’aspetto vibrazionale delle corde, a partire da quelle vocali – con la grande e unica tradizione presente in Sardegna – fino alla strumentazione di ogni tipo di corde. Il tutto per valorizzare, tra tradizione e innovazione, l'enorme potenziale del territorio e della cultura sarda.
Il presidente dell’Associazione è Nicola Schiaffino, mentre la direzione artistica è affidata a Beppe Dettori.
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